Lotario Tomba - Architetto
Ultima modifica 14 aprile 2022
Lotario Tomba è il miglior architetto dell’epoca neoclassica a Piacenza. Nato a Sarmato il 27 maggio del 1749 da un famiglia di capimastri si era trasferito a Piacenza in giovane età. Si era finora supposto che si fosse recato a Roma verso il 1786 per ragioni di studio; sappiamo ora invece che studiò a Bologna ove frequentò i corsi di matematica e di geometria all’Archiginnasio; a Roma si era recato invece suo nipote Antonio che fu pure apprezzato architetto. Pur non potendo escludere che anche Lotario sia andato a Roma, è comunque certo che la sua formazione fu bolognese. Il Tomba presentò il suo curriculum scolastico al governatore di Piacenza per essere ammesso alla professione di agrimensore e fu abilitato il 13.7.1781. Il Tomba da allora fu chiamato indifferentemente architetto o ingegnere ed il 3.12.1798 fu anche nominato sottotenente di fanteria aggregato al corpo degli ingegneri; pervenne poi al grado di capitano. Come risulta da attestati rilasciategli da vari professori dell’archiginnasio bolognese il 5.7.1781, il Tomba aveva frequentato nel 1774 e 1775 i corsi di idrometria tenuti da Eugenio Zanotti, quelli di analisi, geometria e matematica tenuti da Luigi Caccianemici Paleani e quelli di matematica e agricoltura tenuti da Gian Antonio Pedevilla (vedi Archivio Storico Comunale di Piacenza – Allegato Provvigioni Comunali). Tra le numerose opere di Lotario Tomba vanno segnalate il Teatro Municipale di Piacenza, la facciata del Palazzo del Governatore in Piazza Cavalli, il Cimitero di Piacenza, il Palazzo Scotti di Montalbo. A Sarmato resta di sua mano, secondo la tradizione popolare, l’ampliamento del Santuario della Beata Vergine di Caravaggio, nella versione neoclassica esistente, Morì in Piacenza il 15 settembre 1823.